Che cos’è la distorsione di caviglia?

La distorsione di caviglia è uno dei traumi più frequenti e comuni che accadono nella vita quotidiana; scendendo le scale di corsa, inciampando in una buca o durante una partita di calcio o basket.

In questo paragrafo andiamo a spiegare cosa accade al nostro corpo durante una distorsione e come affrontare questo trauma nel migliore de modi.

Quando avviene la cosiddetta “distorsione” la nostra articolazione della caviglia compie un movimento brusco ed incontrollato, il risultato è un trauma che colpisce molti tessuti quali i legamenti, i tendini e nei casi più violenti anche le ossa stesse.

Nelle prime ore seguenti al trauma la caviglia si presenterà gonfia, calda e dolente. Tipicamente il versamento si localizzerà lateralmente alla caviglia o tutt’al più sul dorso del piede .

Non dobbiamo spaventarci tutto questo è normale, perché sta avvenendo il processo infiammatorio del nostro corpo che serve a guarire i tessuti.

Possiamo però cercare di capire quanto è grave l’incidente tramite una semplice osservazione, infatti se riusciamo a fare qualche passo e quindi mettere il peso sulla caviglia possiamo ragionevolmente pensare che la probabilità di aver fratturato qualche osso sia molto bassa.

Tuttavia potrebbe capitare di riuscire a fare qualche passo perché il dolore è lancinante e osservare un grande ematoma attorno al piede, in questo caso è fondamentale escludere che il trauma abbia lesionato qualche osso eseguendo una Radiografia il prima possibile.

Nei casi più comuni la fase, cosiddetta “acuta” perdura generalmente per alcuni giorni massimo una settimana. Per facilitare la risoluzione del gonfiore e del dolore si ricorre spesso a rimedi casalinghi o della nonna come ghiaccio e pomate, a livello scientifico però il protocollo inglese PEACE AND LOVE è il più attuale ed affidabile.

distorsione di caviglia durante un allenamento

Come intervenire subito col Protocollo PEACE AND LOVE

Andiamo pertanto ad analizzare tutte le voci di questo acronimo

  • P come PROTEZIONE

Sarà necessario evitare tutti i movimenti che aggravano il dolore percepito, tra questi spesso portare la punta del piede verso l’interno e camminare eccessivamente. Il rimedio è riposarsi adeguatamente e fare brevi e leggere camminate. Qualora ci si affatichi troppo nel farlo o si percepisca troppo dolore si può ricorrere a delle stampelle per aiutarsi

  • E come ELEVAZIONE,

Elevare non appena possibile l’arto colpito sopra l’altezza del cuore favorirà la riduzione del gonfiore, quindi non appena si è a casa manteniamo il piede ben in alto

  • A come NO ANTINFIAMMATORI

Assumere farmaci antinfiammatori può contrastare il naturale processo di guarigione spontaneo meglio comprendere cosa ci concede di fare il nostro piede e fermarci quando il dolore diventa un po’ troppo acuto.

  • C come COMPRESSIONE

Fasciare o bendare la caviglia faciliterà la diminuzione del gonfiore, anche utilizzare un tutore elastico contenitivo aiuterà molto la circolazione

  • E come EDUCAZIONE

Imparare a conoscere le varie fasi del trauma è importantissimo, occorre essere vigili e comprendere anche autonomamente i sintomi e i segni d, la guarigione ottimale dipende molto da questo sforzo attivo e cosciente

  • L come CARICO (“LOAD” in inglese)

Come abbiamo detto fare brevi camminate e poggiare il peso sin da subito sulla caviglia è essenziale. Tuttavia non sempre è possibile per via del dolore. La soluzione è utilizzare per un breve periodo (5 giorni ad esempio) un sostegno come una stampella proteggendo la caviglia e riducendo i sintomi. Ricordiamoci che la stampella va sempre portata dal lato opposto della caviglia colpita! Piano piano il dolore diminuirà e la caviglia si sgonfierà, a quel punto si potrà pensare di rimuovere la nostra stampella

  • O come OTTIMISIMO

Evitiamo la paura del movimento, il movimento è esso stesso una medicina se somministrato con i gusti tempi e modalità proprio come i farmaci che assumiamo per un mal di gola o un mal di pancia

  • V come VASCOLARIZZAZIONE

Praticare attività aerobiche come la cyclette favorisce molto la ridistribuzione dei liquidi, attenzione però quando la si utilizza. Infatti, dovrà essere un esercizio molto tollerabile e non ricreare troppo dolore sul piede, meglio cominciare ad utilizzarla dopo 5/6 giorni dal trauma.

Un’altra attività consigliata è camminare in piscina o al mare che aiuterà la nostra caviglia a sgonfiarsi con un grande vantaggio: la riduzione del peso corporeo data dall’immersione facilita tutti i movimenti

  • E come ESERCIZIO

Al fine di recuperare al massimo la funzionalità della caviglia l’esercizio terapeutico progressivo è l’arma migliore.  Progressivo perché si partirà da semplici esercizi per poi giungere ad esercizi sempre più stimolanti sulla muscolatura e sugli altri tessuti della caviglia

l’esercizio guida il recupero

Dopo la distorsione di caviglia, che succede?

Il protocollo suddetto ci aiuta a traghettare il nostro piede al di fuori della fase acuta che tendenzialmente durerà al massimo 7 giorni.

Il dolore ragionevolmente si dovrebbe ridurre e anche il gonfiore, rientreremo dunque nella normalità.

Quali sono però i rischi che un trauma come questo può comportare sul medio e lungo periodo?

  • Rigidità post-traumatica

La caviglia può diventare eccessivamente rigida in seguito all’incidente in particolare modo quando si eseguono scale o ci pieghiamo molto come per esempio quando ci si accovaccia.

  • Instabilità di caviglia ricorrente o cronica

Alcuni muscoli della caviglia perdono forza e tono, alcuni legamenti perdono la loro tensione naturale. Il risultato è la sensazione di una caviglia non molto salda e che purtroppo è soggetta a nuove distorsioni.

  • Compensi anomali nelle articolazioni vicine come anca e ginocchio

Una articolazione che funziona non perfettamente compromette spesso le articolazioni vicine, in questo caso il ginocchio e l’anca dovranno compensare per sopperire al piede.  Questo può condurre a problemi secondari che affliggono muscoli, tendini ecc. per via di un adattamento scorretto e poco funzionale.

Conclusione

In questo articolo abbiamo parlato della distorsione di caviglia e di come affrontare questo trauma sin dai primi giorni.

La grande maggioranza dei pazienti migliorerà nell’arco di 2 settimane complice la guarigione spontanea del corpo e l’applicazione delle indicazioni contenute nel protocollo PEACE AND LOVE.

Non tutti però siamo uguali e in alcune circostanze la guarigione potrebbe non essere ottimale ed in linea con le aspettative personali.

Ogni persona possiede i suoi obiettivi di guarigione, chi vorrà tornare a giocare a calcio, chi vuole poter fare lunghe camminate in montagna o chi invece vuole semplicemente togliere quella fastidiosa sensazione di dolore ricorrente.

In tutti questi casi sarà necessaria un approfondimento specialistico per poter assistere e curare al meglio quella persona.

Nello specifico inseguito ad una dettagliata anamnesi e un approfondito esame funzionale della caviglia, in cui si valuteranno mobilità dell’articolazione e forza della muscolatura, si progetterà il piano terapeutico individuale.